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Alimentazione

ALIMENTAZIONE

 

Il coniglio, come tutti i suoi simili, è un erbivoro stretto, per cui gli alimenti più adatti e più apprezzati sono l’erba fresca, la verdura ed un fieno di qualità, da evitare quello di erba medica nell’età adulta. Questi cibi riescono a soddisfare tutti i bisogni del coniglio, contengono sali minerali e calcio, sono ricchi di fibra e permettono un corretto funzionamento dell’intestino, prevengono l’obesità (perché sono poveri di grasso) ed eventuali fermentazioni (basso contenuto di carboidrati) e permettono un consumo adeguato dei denti.
Si possono usare erbe e altre piante di campo, raccolte o brucate direttamente dal coniglio, (purché non trattate con sostanze che potrebbero risultare tossiche), o qualunque tipo di verdura utilizzata anche per la nostra alimentazione.

La quantità indicativa è di 200-250 grammi per kg di peso del coniglio.

 

Alcuni esempi sono:

 

  • catalogna

  • tarassaco

  • finocchio

  • sedano

  • trifoglio

  • radicchio

  • carote

 

È bene evitare, in particolar modo per i conigli che non sono abituati, la somministrazione di questi alimenti freddi e bagnati, che possono essere causa di fermentazioni interne.
Essenziale è la presenza costante di fieno, che deve essere somministrato a volontà, un buon fieno deve essere composto da erbe miste non trattate chimicamente e igienicamente idoneo il che significa che non deve presentare polveri o muffe. Se possibile è meglio evitare il solo fieno di erba medica perché troppo energetico e ricco in calcio. Questo è essenziale per la fisiologia intestinale del coniglio e limita la tendenza a strapparsi e a masticare il pelo, il che può provocare gravi problemi all’apparato digerenteÈ possibile acquistare il fieno nei negozi per animali dove si trova in comode confezioni.

La frutta deve essere data in quantità moderata perché essendo ricca di zuccheri può favorire l’obesità. Un altro alimento che può essere usato è il mangime concentrato, pellettato od estruso; è un mangime composto da cilindretti di fieno pressato; può rappresentare un’integrazione dell’alimentazione, soprattutto per soggetti in crescita o in riproduzione. Un buon pellet deve contenere almeno il 18% di fibra, e dare un apporto di calcio moderato. Sono da evitare i pellet che contengono una dose di fibra insufficiente, o che sono composti di cereali. Il pellet deve essere somministrato in quantità di circa 30-50 grammi al giorno, i mangimi consigliati sono GENESIS, BURGESS, OXBOW e BUNNY.

In caso di obesità deve essere ridotto o anche eliminato. Gli alimenti per conigli costituiti da miscele di semi e cereali (girasole, mais, grano, riso), fioccati, frutta secca e simili, venduti come mangimi per conigli da compagnia, sono completamente controindicati: essendo troppo ricchi di grassi e carboidrati, poveri di fibra e di calcio, predispongono il coniglio a gravi disturbi e sono la causa principale di problemi di salute nei conigli. Di conseguenza non devono mai essere somministrati, neanche occasionalmente. Con il tempo causano gravi patologie dentali (malocclusione e secondariamente ascessi della testa) perché non permettono un adeguato consumo dei denti. Contengono una quantità di calcio scarsa, che predispone a problemi scheletrici, mentre il livello eccessivo di grassi predispone all’obesità. Non hanno abbastanza fibra e al contrario la quantità di carboidrati (amido) è elevata, per cui possono causare disturbi intestinali come stasi o diarrea. I conigli sono erbivori, non granivori, e questa loro caratteristica fisiologica deve essere rispettata se si vuole che restino sani. Le patologie che comunemente si vedono nei conigli da compagnia alimentati con questi mangimi non esistono nei conigli selvatici che si nutrono di erbe di campo.che deve essere comprato in piccole quantità e conservato in un luogo fresco ed asciutto. Deve essere fatto solo con erba, fieno e vegetali, e non deve essere usato in quantità eccessive (circa una tazzina al giorno).
Gli alimenti che non devono essere dati al coniglio sono quelli ricchi di carboidrati, come pane, biscotti, grissini, fette biscottate, patate, dolci di qualsiasi genere e soprattutto la cioccolata.
Il cambio di alimentazione è un momento molto delicato, che deve essere fatto gradualmente in modo da permettere alla flora intestinale di adattarsi alle nuove abitudini. Un cambiamento troppo improvviso può portare gravi diarree, anche fino alla morte. Per il fieno non ci sono particolari problemi, ma sono necessarie particolari attenzioni soprattutto per quanto riguarda l’introduzione di vegetali freschi. Un aiuto nel controllo dell’adattamento alla dieta, ci può venire dal riscontro dell’aspetto e della consistenza delle feci.

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